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La relazione tra attenzione ed emozioni è un elemento centrale nello studio dei bias attentivi, ossia la tendenza del sistema attentivo a privilegiare l’elaborazione di stimoli con valenza emotiva negativa, come volti arrabbiati o parole con contenuto minaccioso. Questo fenomeno è particolarmente rilevante in condizioni cliniche come l’ansia e la depressione, in cui si osserva una compromissione delle componenti di orientamento dell’attenzione nei confronti degli stimoli negativi. In particolare, nei soggetti ansiosi si evidenzia un rapido orientamento dell’attenzione verso segnali minacciosi (engagement), mentre nei soggetti depressi si riscontra una difficoltà a distogliere l’attenzione da stimoli negativi (disengagement), contribuendo così al mantenimento di schemi cognitivi disfunzionali e della sintomatologia affettiva.
Comprendere come questa interazione contribuisca alla genesi e al mantenimento dei bias cognitivi è fondamentale per lo sviluppo di strategie di riabilitazione cognitiva efficaci, mirate alla riduzione di queste distorsioni e al miglioramento del benessere psicologico.
L’obiettivo del simposio è analizzare, secondo una prospettiva teorica ed empirica, le modalità con cui le emozioni modulano i meccanismi di allocazione spaziale dell’attenzione, della percezione e della memoria. Verranno discussi i correlati comportamentali e neurofisiologici dei bias cognitivi, attraverso l’uso di paradigmi sperimentali e tecniche di neuroimaging. Particolare enfasi sarà rivolta alle implicazioni per lo sviluppo di protocolli riabilitativi e approcci terapeutici innovativi destinati alla prevenzione e al trattamento dell’ansia e della depressione.
| If you're submitting a symposium talk, what's the symposium title? | Attenzione ed emozioni: bias cognitivi e implicazioni per la riabilitazione |
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