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L’interazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali (gene x ambiente, GxE) è un tema centrale nella psicologia sperimentale, poiché la loro complessa interdipendenza gioca un ruolo cruciale nello sviluppo psicologico e comportamentale. L’utilizzo di modelli preclinici, che permettono di controllare sperimentalmente specifici fattori genetici ed ambientali, offre opportunità uniche per esplorare i meccanismi neurobiologici alla base delle differenze interindividuali, sia in condizioni normali che divergenti. I modelli murini rappresentano uno strumento di grande rilevanza traslazionale, essenziale per lo studio dell’interazione GxE. Nel presente contributo saranno presentati quattro studi su modelli murini che investigano tale interazione, evidenziandone il valore traslazionale.
Utilizzando un modello di delezione di un gene coinvolto nella dislessia evolutiva, il primo studio indaga il ruolo di questa alterazione genetica nello sviluppo delle abilità attentive che nell’uomo sono necessarie per la lettura, proponendo un potenziale punto di partenza per una diagnosi precoce e un trattamento personalizzato.
Il secondo studio indaga differenze di attivazione neurale genotipo-dipendenti in un modello di disturbo post-traumatico da stress (PTSD).
Il terzo studio, utilizzando un modello precoce di alterazione del legame di attaccamento, indaga meccanismi neurobiologici che sottendono il recupero indotto da un fattore protettivo ambientale.
Infine, il quarto studio indaga l’eventuale divergenza di percorsi neurobiologici sottostanti lo sviluppo di un fenotipo simil-depressivo indotto da diverse esperienze precoci in un campione subclinico e in un modello preclinico.
Questi quattro studi condividono l’obiettivo di evidenziare potenziali target utili per sviluppare interventi personalizzati.
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