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Secondo l’embodied cognition le risorse motorie giocano un ruolo centrale nei processi cognitivi. Nell’osservazione dell’azione, il riconoscimento degli stati successivi avviene più rapidamente rispetto a quelli precedenti grazie a una simulazione motoria implicita ed automatica in avanti (Ianì et al., 2022). Tuttavia, questo vantaggio è ridotto da una postura che limita la capacità di agire (e.g. braccia bloccate dietro la schiena) suggerendo che tale processo è almeno in parte motorio (Ianì et al., 2021).
Attualmente, stiamo esplorando se il riconoscimento degli stati antecedenti dell’azione osservata dipenda maggiormente dai processi di ragionamento. I partecipanti (N=90) osservano una serie di video rappresentanti la fase centrale di un’azione e subito dopo ogni video, vedevano una foto rappresentante la fase antecedente dell’azione vista o un’altra azione. I partecipanti dovevano rispondere “SÌ” se l'azione nella foto corrispondeva a quella del video, o “NO” in caso contrario. I partecipanti sono stati assegnati a tre gruppi: il gruppo di controllo ha svolto il compito senza interferenze, mentre il gruppo con interferenza motoria è stato istruito a mantenere le braccia incrociate e bloccate dietro la schiena. Infine, nel gruppo esecutivo centrale abbiamo aggiunto beep ad alta o bassa frequenza durante la presentazione dei video e, alla fine, dovevano inserire il numero di beep ad alta frequenza che avevano sentito. I risultati preliminari indicano che l’interferenza con il sistema esecutivo centrale ha rallentato, seppur marginalmente, il riconoscimento degli stati antecedenti all’azione osservata. Tuttavia, una postura interferente riduce l’accuratezza, suggerendo che il sistema motorio sia cruciale nella comprensione dell’intera azione.
| If you're submitting a symposium talk, what's the symposium title? | Memoria e azione: quali interazioni, quali confini? |
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| If you're submitting a symposium, or a talk that is part of a symposium, is this a junior symposium? | No |