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Studi precedenti hanno indagato l’elaborazione semantica di parole in parafovea attraverso l’utilizzo del paradigma Rapid Parallel Visual Presentation (RPVP) che prevede la presentazione simultanea di due parole, una in fovea (W1) ed una in parafovea (W2), controllate per lunghezza, frequenza d’uso [alta (AF) vs bassa (BF)] e relazione semantica [(no (nRS, 50%) vs si (RS, 50%)]. Nei lavori precedenti (Rusich et al., 2021; Primativo et al., 2022) i risultati riportano una migliore efficienza nella lettura di entrambe le parole in presenza della RS tra gli stimoli e quando la W1 era di AF. Per escludere la possibilità che questi risultati siano dovuti in parte ad una strategia di guessing, nel presente lavoro abbiamo condotto un esperimento (esp.1) in cui è stata manipolata la proporzione degli stimoli (30% RS e 70% nRS). I risultati emersi sono coerenti con gli studi precedenti, mostrando ancora un vantaggio in caso di RS tra le due parole. Un secondo esperimento (esp.2) ha indagato la distribuzione dell’attenzione visuo-spaziale durante il RPVP, aggiungendo un compito non linguistico (detezione di un probe in parafovea o in fovea). I risultati hanno evidenziato, per entrambe le posizioni del probe, una differenza significativa in termini di accuratezza e tempi di reazione quando le parole erano RS e la W1 ad AF. Dai risultati dei nostri esperimenti concludiamo che, durante la lettura di parole in fovea e parafovea, gli stimoli vengono processati parallelamente fino ad un livello semantico e con una distribuzione visuo-spaziale dell’attenzione allocata su entrambi gli stimoli.