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Negli anziani, l’esplorazione dell’ambiente esterno è fortemente modulata da componenti sociali, che influenzano sia la rappresentazione spaziale che le risposte emotive. La letteratura ha evidenziato che la codifica dello spazio si basi su un sistema di riferimento egocentrico (soggetto-oggetto) ed uno allocentrico (oggetto-oggetto), entrambi suscettibili all’influenza di stimoli sociali con valenza emotiva (positiva o negativa). Parallelamente, ulteriori evidenze suggeriscono una stretta connessione tra processi socio-relazionali e abilità interocettive, ossia la capacità di percepire gli stati corporei interni. Con l’avanzare dell’età, tuttavia, si osserva un deterioramento sia delle competenze socio-emotive e interocettive, sia della codifica spaziale, in particolare nella componente allocentrica. In questo studio, abbiamo indagato se, e in che misura, le variazioni nelle abilità interocettive influenzino la rappresentazione spaziale di stimoli sociali in adulti giovani e anziani. A tal fine, 40 partecipanti (20 giovani adulti e 20 anziani) hanno completato questionari sulla consapevolezza interocettiva e, successivamente, hanno svolto un compito di giudizio metrico in realtà virtuale immersiva. Durante il compito, i partecipanti dovevano memorizzare la posizione di avatar con espressioni facciali felici, neutre o arrabbiate, e stimare le loro distanze rispetto a sé (codifica egocentrica) o a un altro avatar (codifica allocentrica). I risultati hanno mostrato che la componente allocentrica, cruciale nella codifica sociospaziale, era deficitaria negli anziani in particolare con gli stimoli negativi. Inoltre, gli aspetti interocettivi predicevano le performance egocentriche ed allocentriche negative, seppur con pattern differenti tra giovani e anziani, dimostrando il forte legame tra la consapevolezza interocettiva e la rappresentazione dell’ambiente esterno.