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Evidenze recenti mostrano che la capacità di formare una rappresentazione spaziale mentale utile per orientarsi nell’ambiente è influenzata dalle emozioni, in particolare quelle positive, che sembrano migliorare la memoria spaziale. Dall’altro lato, le teorie della psicologia ambientale suggeriscono che gli ambienti naturali favoriscono il benessere e le capacità cognitive. Tra questi, la presenza di suoni naturali, rispetto a quelli urbani o neutri, è associata a stati emotivi più positivi e, in alcuni casi, a migliori prestazioni cognitive. In questo contesto, la presente ricerca ha esplorato l’effetto di suoni naturali, urbani e rumore bianco sugli stati affettivi, sulla percezione di rigeneratività e sulla memoria spaziale. Un campione di 160 giovani adulti (107 donne) hanno appreso tre descrizioni di percorsi (descrizioni di tipo route) abbinate a suoni naturali, urbani e neutri (disegno within-subjects). Dopo l'ascolto è stato chiesto di auto-riportare valenza e arousal, la percezione di rigeneratività e la memoria spaziale attraverso un compito di disegno di mappa. I risultati mostrano che i suoni naturali aumentano la valenza emotiva positiva e la percezione di rigeneratività rispetto ai suoni urbani e neutri. Inoltre, sia i suoni naturali che quelli urbani hanno migliorato l'accuratezza del ricordo spaziale rispetto al rumore bianco. Questi risultati confermano il potenziale rigenerativo degli stimoli naturali, suggerendo che l'uso di suoni biofilici nella progettazione degli spazi possa promuovere il benessere. È tuttavia necessario proseguire con ulteriori ricerche per approfondire la relazione tra stimoli naturali e abilità cognitive.
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