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Il presente studio analizza l’impatto del consenso presunto sui tassi di donazione di organi, un tema di crescente rilevanza nel contesto sanitario globale. La carenza di organi disponibili per i trapianti continua a causare numerosi decessi, con dati preoccupanti registrati in vari Paesi. Mentre il modello del consenso presunto, adottato da nazioni come Austria e Francia, è visto come un potenziale strumento per incrementare le donazioni, la sua efficacia rimane oggetto di dibattito. Paesi come Spagna e Italia, pur non avendo formalmente implementato tale sistema, hanno ottenuto risultati assai notevoli grazie a strategie organizzative e campagne di sensibilizzazione. Il modello spagnolo, con la sua struttura multilivello e il supporto di un sistema sanitario nazionale, ha dimostrato che fattori come la formazione del personale e l’inclusione di donatori con criteri più ampi sono cruciali per il successo. Questo studio suggerisce che per migliorare i tassi di donazione di organi, oltre a un adeguamento legislativo, è necessario un approccio integrato che consideri diversi aspetti organizzativi e culturali.