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Ansia, depressione e stress sono condizioni psicopatologiche frequenti nella popolazione anziana, ma spesso sottodiagnosticate a causa di presentazioni atipiche e di comorbidità con condizioni mediche e declino cognitivo-funzionale. L’identificazione accurata di tali condizioni richiede strumenti validi, attendibili e adeguati a età e contesto culturale del campione. Il Depression Anxiety Stress Scales (DASS) è uno strumento self-report ampiamente utilizzato per la valutazione dei sintomi depressivi, ansiosi e dello stress percepito. Tuttavia, le evidenze relative alla sua validazione in contesti geriatrici italiani sono limitate. Il presente studio si propone di analizzare le proprietà psicometriche del DASS in un campione di anziani sani, con l’obiettivo di esaminarne la struttura fattoriale e l’attendibilità nel contesto geriatrico italiano. Sono stati somministrati una scheda-anagrafica e il DASS ad un campione di 114 anziani (Età: M = 63.84; SD = 10.58). È stata esaminata la dimensionalità, la coerenza interna ed infine è stato condotto un t-test per campioni indipendenti per analizzare le differenze di genere nei punteggi delle sottoscale. Dall’analisi della dimensionalità emerge una struttura a 3 fattori. I tre fattori hanno una buona attendibilità (α = .81, α =.93, α=.93). L’analisi t-test ha evidenziato differenze statisticamente significative tra maschi e femmine per il Fattore1 (p = 0,007) e il Fattore2 (p = 0,017), mentre non sono emerse differenze significative per il Fattore3 (p = 0,096). Questi risultati preliminari supportano l’uso del DASS nella popolazione anziana, pur suggerendo la necessità di ulteriori studi per confermarne la struttura fattoriale e l’adeguatezza nei contesti clinici e di ricerca sull’invecchiamento.