Sep 11 – 13, 2025
Campus Luigi Einaudi
Europe/Rome timezone

Indagine multilivello dell’abilità pragmatica nella senilità: evidenze da persone con difficoltà cognitive riscontrate al MoCA e anziani normativi

Sep 11, 2025, 12:30 PM
2h
Poster Life cycle (e.g., development and aging) Lunch and poster 1

Speaker

Giorgia Vegna (Dipartimento di Psicologia, GIPSI Research group, Università di Torino, Torino, Italia.)

Description

Introduzione. Il declino cognitivo nell’invecchiamento coinvolge memoria, funzioni esecutive e velocità di elaborazione. Per quanto riguarda la comunicazione, la ricerca si è concentrata principalmente sugli aspetti linguistici, trascurando la pragmatica, ossia l’uso del linguaggio in contesti sociali. Studi recenti hanno evidenziato un declino comunicativo-pragmatico nei disturbi neurodegenerativi e anche nell’invecchiamento sano; tuttavia, mancano studi che esplorino la pragmatica in persone con segni iniziali di decadimento cognitivo.
Obiettivo. Confrontare la prestazione pragmatica di anziani con difficoltà cognitive rilevate tramite il MoCA (DCrM) e coetanei con prestazione cognitiva entro i limiti di norma secondo il MoCA (CNTR). Ipotizziamo differenze tra i due gruppi sia nella comprensione che nella produzione comunicativa.
Metodo. Partecipanti: 17 individui con DCrM (MoCA≤19.5) e 17 CNTR (MoCA≥19.5) (cut-off: Conti et al., 2015), appaiati per età (t(32)=0.09, p=0.927) e scolarità (t(32)=0.27, p=0.790), sono stati valutati con la Batteria per l’Assessment della Comunicazione (ABaCo; Angeleri et al., 2015).
Risultati. L’ANOVA ha evidenziato un effetto significativo del gruppo (DCrM vs.CNTR) per ABaCo (F(1,32)=21.55, p<.001, ηp²=.40), con prestazioni peggiori nei DCrM. La MANOVA ha confermato differenze significative in produzione (F(1,32)=11.93, p=.002, ηp²=.27) e comprensione (F(1,32)=13.26, p<.001, ηp²=.29), con punteggi inferiori nel gruppo DCrM.
Conclusioni. I risultati suggeriscono che il deterioramento cognitivo – anche iniziale - influisce sull’abilità comunicativo-pragmatica, compromettendone sia la comprensione che la produzione. Poiché la pragmatica è un’abilità cognitiva di alto livello, la sua valutazione potrebbe facilitare l’identificazione di segni iniziali di declino cognitivo, offrendo nuove prospettive per procedure di diagnosi e intervento precoci.

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Primary author

Giorgia Vegna (Dipartimento di Psicologia, GIPSI Research group, Università di Torino, Torino, Italia.)

Co-authors

Mr Riccardo Conterio (Dipartimento di Psicologia, GIPSI Research group, Università di Torino, Torino, Italia.) Dr Ilaria Gabbatore (Dipartimento di Studi Umanistici, GIPSI Research group, Università di Torino, Torino, Italia) Prof. Francesca Bosco (Dipartimento di Psicologia, GIPSI Research group, Università di Torino, Torino, Italia.)

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