Speaker
Description
Introduzione:
L'ascolto della musica sembra influenzare l'attivazione delle reti cerebrali coinvolte nei processi emotivi e cognitivi, modulandone la risposta. La componente P300 dei potenziali evento-correlati (ERP), ottenuta da un paradigma “oddball” uditivo, rappresenta un indicatore neurofisiologico utile per studiare le risorse attentive.
Metodo:
La P300 è stata elicitata con un paradigma oddball uditivo di discriminazione tra due differenti classi di stimoli, distinti in 40 devianti (500Hz) e 160 frequenti (1000Hz) prima e dopo l'ascolto di dieci brani musicali. Dodici partecipanti sani (24-43 anni, 58% femmine) sono stati istruiti a premere due diversi tasti per distinguere le due classi di stimoli. Sono stati acquisiti i segnali elettroencefalografici (EEG, 64 canali; eego sports system, ANTNeuro, fs=500 Hz) e i tempi di reazione prima e dopo l’ascolto musicale. I livelli di ansia di tratto (STAI-Y2) sono stati utilizzati per classificare il campione in gruppi ad alta e bassa ansia.
Risultati:
Nella condizione pre-ascolto, i soggetti ad alta ansia mostravano ampiezze ridotte in Cz (3.46μV; ~52%) e latenze anticipate in Pz (~103ms) della componente P300, differenze che si attenuavano dopo l'ascolto musicale. Infine, dai dati comportamentali è emersa un'interazione significativa tra i tempi di acquisizione (prima e dopo ascolto) e la classe di stimolo (frequenti VS devianti; F(1,10)=6.938; p=.025), evidenziando una riduzione nei tempi di reazione per gli stimoli frequenti dopo l’ascolto musicale.
Conclusioni:
I risultati suggeriscono che l'ascolto della musica può modulare le caratteristiche della P300, normalizzando le alterazioni cognitive che sembrerebbero associate all’ansia di tratto e migliorando l'efficienza attentiva.
| If you're submitting a symposium, or a talk that is part of a symposium, is this a junior symposium? | No |
|---|