Speaker
Description
Introduzione. Nell’invecchiamento sano, le abilità comunicative possono subire un deterioramento che non riguarda solo gli aspetti linguistici di base, ma anche la pragmatica, ovvero la capacità di usare il linguaggio e altri mezzi espressivi in modo adeguato al contesto sociale. Sebbene la letteratura suggerisca un declino pragmatico legato all’invecchiamento, mancano studi longitudinali che ne traccino l’evoluzione nel tempo.
Obiettivi. Valutare longitudinalmente l’abilità pragmatica – sia in comprensione che in produzione – in un gruppo di anziani cognitivamente sani, indagando al contempo l’associazione tra variazioni pragmatiche e livelli di Declino Cognitivo Soggettivo (DCS).
Metodo. Dodici partecipanti (65–85), con funzionamento cognitivo nella norma al tempo iniziale (MoCA≥19.5), sono stati valutati in due momenti (T0 e T1: intervallo medio=5,33 anni) attraverso le forme equivalenti della Batteria per l’Assessment della Comunicazione (ABaCo; Angeleri et al., 2015). Al T1 è stato somministrato il Multidimensional Assessment of Subjective Cognitive Decline (MASCoD; Maffoni et al., 2022) per misurare il DCS.
Risultati. Il test di Wilcoxon ha rilevato un peggioramento significativo nella performance pragmatica globale (z=2.43, p=.015, r=.70) e nella comprensione (z=3.06, p=.004, r=.88), mentre la produzione non ha mostrato cambiamenti significativi (p=.338). Una correlazione negativa significativa tra punteggi MASCoD e cambiamento nella produzione (r₍₁₀₎=–.66, p=.019) indica che un DCS più marcato si associa a un maggior declino in produzione.
Conclusioni. Le abilità pragmatiche sembrano vulnerabili anche in condizioni di invecchiamento sano, con un impatto più evidente sulla comprensione. La relazione con il DCS suggerisce che la pragmatica potrebbe costituire un indicatore precoce e sensibile del decadimento cognitivo.