Speaker
Description
Le caratteristiche fondamentali di uno stimolo, come la dimensione, il contrasto, la tessitura e il volume, così come il contesto e la salienza emotiva, possono influenzare la percezione soggettiva in compiti psicofisici riguardanti il tempo e la velocità. Ricerche recenti hanno dimostrato che, oltre alle caratteristiche dell'oggetto e al contesto, le aspettative acquisite nel corso della vita possono influenzare attributi della percezione. In questo studio, miriamo a misurare il "momentum rappresentazionale", ossia il giudizio sul punto di scomparsa di un oggetto in movimento, utilizzando stimoli che dovrebbero essere categorizzati implicitamente come "lenti" o "veloci". Ipotizziamo che la categorizzazione implicita dello stimolo come "lento" o "veloce" possa influenzare il compito e ci aspettiamo un errore maggiore verso la direzione di movimento per gli stimoli "veloci", supportando l'idea che il significato simbolico degli oggetti possa modulare anche il "momentum rappresentazionale". Utilizzando stimoli in movimento orizzontale, come una bicicletta (oggetto lento) e una moto da corsa (oggetto veloce), non abbiamo riscontrato nessuna differenza significativa. Tuttavia, utilizzando stimoli in movimento verticale, come un razzo spaziale (oggetto veloce) e una chiesa (oggetto statico), abbiamo osservato, in modo controintuitivo, un maggiore errore nel giudizio del punto di scomparsa verso la direzione del movimento per lo stimolo che dovrebbe essere categorizzato come "lento". Questo bias è coerente con ricerche precedenti che spiegano tale effetto come una violazione dell'aspettativa, concettualmente simile all'illusione di dimensione-peso e all'illusione di violazione della velocità attesa.
If you're submitting a poster, would you be interested in giving a blitz talk? | No |
---|---|
If you're submitting a symposium, or a talk that is part of a symposium, is this a junior symposium? | No |