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Description
Studi sul ragionamento hanno rilevato che le rappresentazioni mentali implicate nel ragionamento spaziale sono ricche di componenti motorie. Parallelamente, studi sull'osservazione delle azioni hanno rilevato attivazioni specifiche del sistema motorio dell’osservatore. In uno studio, abbiamo quindi indagato se e quando l'osservazione di azioni che comportano uno sforzo fisico possa modulare il ragionamento spaziale. Metà dei partecipanti (gruppo scatole), subito dopo aver osservato un video in cui un attore solleva scatole pesanti (condizione pesante) o leggere (condizione leggera), risolvevano problemi di ragionamento spaziale riguardanti la disposizione di alcune scatole nello spazio. L’altra metà dei partecipanti (gruppo pesi), subito dopo aver osservato un video in cui un attore solleva dei pesi pesanti (condizione pesante) o leggeri (condizione leggera), svolgevano gli stessi compiti di ragionamento spaziale riguardanti la disposizione di scatole. L’ipotesi era che i tempi di risposta dei partecipanti nella condizione pesante dovessero essere più lunghi rispetto ai tempi di risposta dei partecipanti nella condizione leggera nel gruppo scatole ma non nel gruppo pesi, in cui non vi era congruenza tra l'oggetto presente nell'azione osservata e quella immaginata; la manipolazione sperimentale dovrebbe indurre nei primi la costruzione di un modello mentale cinematico con le medesime caratteristiche cinematiche dell'azione osservata nel video. I risultati dell’esperimento hanno confermato le previsioni, suggerendo che i modelli mentali che sottendono al ragionamento spaziale siano influenzati dall'osservazione dell'azione e solo quando vi è congruenza di contenuti tra l’informazione motoria precedente e il compito di ragionamento spaziale.