AIP Sperimentale 2024, 30° Congresso annuale

Il ruolo dell’abituazione sensoriale nel comportamento alimentare

Sep 24, 2024, 11:00 AM

10m

Laboratorio Neuroscienze Cognitive

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Speaker

Dr Angela Catania (1International School of Advanced Studies, Università di Camerino, Camerino, Italia 2Neuropsychology Lab, Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione, Università degli Studi di Palermo, Palermo, Italia 3Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e diagnostica avanzata, Università degli Studi di Palermo, Palermo, Italia)

Description

Un fattore che interviene sul senso di sazietà e di controllo della fame durante l’assunzione di cibo è l’abituazione sensoriale, intesa come una riduzione della risposta fisiologica alla presentazione ripetuta nel tempo di cibo. L’obiettivo di questa ricerca è stato quello di esaminare la relazione tra profili di percezione ed abituazione a stimoli di varia natura, non necessariamente alimentari, e le tendenze a condotte alimentari disturbate. A tale scopo si è chiesto ad un gruppo di partecipanti di sesso femminile di età compresa tra i 18 e i 40 anni, senza diagnosi di disturbi della condotta alimentare (DCA), di compilare un questionario sulla misura dell’iper- o ipo-sensibilità sensoriale (il Sensory Perception Quotient, SPQ-35), un questionario sull’abituazione sensoriale (il Sensory Habituation Questionnaire, S-Hab-Q) e un questionario per la rilevazione di comportamenti DCA (EDI-3). Data la frequente associazione tra DCA e alterata sensorialità nelle persone con autismo, si è inoltre deciso di indagare i tratti autistici del campione attraverso il questionario Ritvo Autism Asperger Diagnostic Scale (RAADS-R). I risultati hanno mostrato che un maggiore tempo di abituazione a stimoli sensoriali, in particolare tattili, olfattivi e gustativi, era associato a punteggi più elevati alla scala di valutazione dell’impulso alla magrezza e dell’insoddisfazione per il proprio corpo dell’EDI-3. La sensibilità sensoriale e i tratti autistici da soli non spiegavano i punteggi. Questi dati preliminari suggeriscono che la presenza di profili di abituazione sensoriale alterati possono avere un ruolo nel mediare i DCA e potrebbero essere un potenziale target di intervento.