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Description
Nel contesto lavorativo contemporaneo, le aziende sono spinte a un rapido adattamento alle nuove modalità e agli strumenti tecnologici sempre più avanzati. Queste innovazioni hanno però ripercussioni sui livelli di attenzione, engagement e sintonizzazione nelle interazioni interpersonali.
Il presente studio intende indagare il processo di collaborazione e sincronizzazione in una popolazione di lavoratori, confrontando due condizioni di lavoro: presenza e da remoto. Secondo un disegno di ricerca within-subjects, 24 adulti divisi in 12 coppie parteciperanno ad entrambe le condizioni sperimentali, per indagare come la modalità lavorativa influenza sincronizzazione neurale e livello di cooperazione. Sono previste due sessioni, ciascuna della durata di circa due ore, aventi la stessa struttura sperimentale caratterizzata da due task cognitivi collaborativi. Nella condizione in presenza, la diade si troverà nella stessa stanza, mentre nella condizione da remoto i partecipanti saranno in due stanze differenti e la loro interazione avverrà tramite l’applicativo di Microsoft Teams. La sperimentazione prevede l’utilizzo di elettroencefalogramma (EEG) per misurare l’attività neurale e di elettrocardiogramma (ECG) per l’attività cardiaca. Verrà, inoltre, utilizzata la tecnica di hyperscanning, che permette di rilevare l’attività neurale e cardiaca di due o più persone contemporaneamente. Alle misure fisiologiche sono infine aggiunte misure comportamentali e questionari cognitivi.
Questo studio, all’interno del progetto BRIC-INAIL “Rischi psicosociali emergenti nel cambiamento del mondo del lavoro”, si propone di apportare un contributo significativo alla comprensione dei processi cognitivi e psicofisiologici propri del contesto lavorativo attuale e in mutamento, esaminando come le diverse modalità di lavoro impattano meccanismi chiave quali collaborazione e sincronizzazione interpersonale.
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