Sep 22 – 25, 2024
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Anortoscopia: uno strumento riscoperto per lo studio dei bias rappresentazionali

Sep 25, 2024, 11:50 AM
10m
Aula Genovesi

Aula Genovesi

Speaker

Vincenza Tommasi (Università degli Studi di Foggia)

Description

In questo lavoro abbiamo studiato lo pseudoneglect (i.e., bias attenzionale fisiologico verso l’emispazio sinistro) mediante l’anortoscopia.
L’anortoscopia è una tecnica di presentazione visiva di un’immagine per sezioni successive. Nell’anortoscopia “statica” uno stimolo viene fatto scorrere dietro una fessura fissa al centro dello schermo: l’impressione di forma globale dello stimolo è possibile integrando temporalmente e spazialmente le diverse porzioni dell’immagine in un buffer di memoria post-retinico.
Recenti studi dimostrano come l’anortoscopia non impedisca il riconoscimento di stimoli complessi, come volti, ma ne altera la percezione e la manifestazione di asimmetrie percettive/rappresentazionali, come accade nel Left-Face-Bias.
Se lo pseudoneglect è la conseguenza di asimmetrie cerebrali nell’ancoraggio/orientamento dell’attenzione spaziale verso sinistra, allora questo paradigma sperimentale potrebbe rispondere alla domanda se lo pseudoneglect esista veramente come fenomeno attenzionale/percettivo in quanto l’anortoscopia “impedisce” di dirigere volontariamente l’attenzione verso un lato specifico dello spazio.
64 matrici di oggetti 2x6 sono state presentate in “anortoscopia” o in “visione libera”, il partecipante aveva il compito di rievocare tutti gli oggetti che ricordava per ogni trial.
I risultati mostrano la presenza di pseudoneglect con un maggior numero di oggetti ricordati della metà sinistra della matrice rispetto a quella destra solo nella condizione “visione libera”. Nella condizione “anortoscopia” non è emerso alcun effetto posizionale o direzionale di scansione. Sebbene non si possa conoscere, allo stato attuale, a che livello di elaborazione la percezione anortoscopica sia intervenuta sulla manifestazione del bias, i dati suggeriscono che lo pseudoneglect sia un fenomeno potenzialmente modulabile dal compito e dal carico di working memory.

Primary author

Vincenza Tommasi (Università degli Studi di Foggia)

Co-authors

Dr Caterina Padulo (Università Federico II di Napoli) Luca Tommasi (Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara) Chiara Valeria Marinelli (Università di Foggia) Prof. Giuliana Lucci (Università degli Studi Guglielmo Marconi)

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