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Recenti studi suggeriscono di considerare l’ipercontrollo genitoriale come una forma di maltrattamento infantile. L’esperienza di maltrattamento infantile è stata associata ad alterazioni della connettività nel Salience Network (SN), un insieme di aree cerebrali cruciali per l'individuazione, l'elaborazione e l'integrazione delle informazioni ritenute rilevanti. In questo studio indaghiamo la relazione tra l’ipercontrollo genitoriale (materno e paterno) e la connettività funzionale nel SN cercando conferme sulla specificità dell’ipercontrollo come forma di maltrattamento.
La procedura sperimentale ha coinvolto 56 partecipanti in due fasi: 1) compilazione online di questionari relativi a criteri di inclusione, misure cliniche (Measure of Parental Style, MOPS, Childhood Trauma Questionnaire, CTQ, e Brief Symptom Inventory, BSI) e variabili sociodemografiche (età, sesso, istruzione, consumo di alcool e tabacco), 2) registrazione EEG in condizione di resting-state.
È stata riscontrata una correlazione significativa positiva tra la sottoscala del MOPS relativa all’ipercontrollo materno e un aumento dell’attività nella banda di frequenza theta tra il giro frontale medio destro e l’insula sinistra. La correlazione parziale rimane significativa controllando per le variabili sociodemografiche, la psicopatologia generale (BSI) e tutte le sottoscale del CTQ. Nessuna correlazione significativa è stata riscontrata tra l’ipercontrollo paterno e la connettività nel SN.
L’associazione tra l’ipercontrollo materno e l’incremento dell’attività theta nel SN potrebbe riflettere un automatico orientamento dell’attenzione verso stimoli esterni percepiti come potenzialmente minacciosi anche in stato di riposo. Questo risultato fornisce un contributo all’ipotesi che l’ipercontrollo possa configurarsi come una specifica forma di maltrattamento che favorisce la percezione del mondo come un luogo pericoloso e dal quale proteggersi.