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Description
L’effetto Bouba-Kiki è uno dei più famosi esempi di associazione fono-simbolica e consiste nell’associare spontaneamente la non-parola ‘Bouba’ a forme tondeggianti e la non-parola ‘Kiki’ a forme spigolose. Sebbene questo effetto compaia già in bambini preverbali (tra i 4 e i 7 mesi), non vi sono ancora dati conclusivi circa la possibilità che sia un meccanismo predisposto o dipendente dall’esperienza. Questo perché non è possibile escludere completamente il ruolo di variabili quali la rapida velocità di apprendimento dei neonati, l’elevata sensibilità a regolarità statistiche e le molteplici associazioni fono-simboliche a cui sono esposti fin dalle prime interazioni con gli adulti. In questo lavoro viene adottato l’approccio comparato per meglio comprendere l’ontogenesi del fono-simbolismo, e in particolare dell’effetto Bouba-Kiki, attraverso il modello del pulcino di pollo domestico (Gallus gallus). Quarantadue pulcini di tre giorni di vita sono stati addestrati ad aggirare un pannello per ottenere una ricompensa alimentare. Successivamente gli animali sono stati testati in 24 prove in cui si osservava se avessero una preferenza per aggirare uno di due pannelli presentati contemporaneamente: uno contrassegnato da una forma spigolosa e l’altro da una forma tondeggiante. In ciascuna prova veniva inoltre presentato un suono di sottofondo che poteva essere la ripetizione della non-parola ‘Bouba’ o ‘Kiki’. Si è visto che i pulcini approcciano preferenzialmente il pannello con la forma rotonda quando sentono il suono ‘Bouba’ e quella spigolosa quando sentono il suono ‘Kiki’. I risultati ottenuti suggeriscono l’esistenza di un meccanismo predisposto alla nascita e condiviso tra diverse specie.