Speaker
Description
Il presente studio si pone l’obiettivo di indagare il ruolo dell’attenzione visuo-spaziale durante l’elaborazione semantica delle informazioni in parafovea.
È stato utilizzato il paradigma Rapid Parallel Visual Presentation (RPVP) che prevede la presentazione simultanea di due parole per 150 ms, una in fovea (W1) e una in parafovea (W2), controllate per lunghezza e frequenza d’uso. Metà delle coppie era semanticamente relata (SR) e metà non lo era (NSR). A intervallo zero dalla scomparsa delle parole, appariva un probe (un asterisco rosso) nel 50% di stimoli (metà SR e metà NSR), in prossimità dell’ultima lettera della parola in parafovea.
Compito del partecipante era quello di leggere entrambe le parole e di premere un tasto ogni volta che compariva il probe. Sono stati misurati tempi di lettura sulla W1, accuratezza di lettura della W1 e W2, tempi di reazione per la pressione del tasto alla comparsa del probe (TR).
I risultati indicano tempi di lettura più brevi e maggiore accuratezza nella lettura di coppie di parole SR rispetto a quelle NSR. Inoltre i TR mostrano una velocizzazione nella detezione del probe quando gli stimoli sono semanticamente relati.
I dati sono stati interpretati nell’ottica del zoom-lens model. In particolare ipotizziamo che la relazione semantica funga da “facilitatore” nella detezione del probe in parafovea, permettendo un allargamento del gradiente attenzionale, per cui la detezione del target risulta essere più veloce.
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