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Description
Nei compiti di ricerca in cui la caratteristica che definisce lo stimolo target può cambiare da una prova all'altra, le risposte sono più rapide quando tale caratteristica è ripetuta rispetto a quando cambia.
Questo effetto, noto come “Intertrial Priming of Pop-Out” (PoP), suggerisce che le proprietà dell’array di ricerca precedente modulano l’efficienza della selezione dello stimolo target nella prova successiva. L’effetto PoP, ampiamente studiato nel dominio visivo, rimane poco esplorato nel tatto.
Al fine di indagare la presenza e le caratteristiche dell’effetto PoP in un compito di ricerca tattile, ai partecipanti è stato chiesto di localizzare uno stimolo target presentato tra tre distrattori omogenei (stimolo target ad alta frequenza tra distrattori a bassa frequenza o viceversa). In metà delle prove la frequenza dello stimolo target era ripetuta (condizione di ripetizione), mentre nell'altra metà era alternata (condizione di cambio).
Sono stati registrati accuratezza e velocità della risposta ed i potenziali evento-correlati (ERP), in particolare la componente N140cc, considerata il correlato elettrofisiologico dell’attenzione selettiva tattile. In linea con gli studi sulla ricerca visiva, la prestazione, in termini di accuratezza e velocità, è risultata migliore nella condizione di ripetizione rispetto alla condizione di cambio. Inoltre, l’ampiezza della componente N140cc era maggiore nelle prove di ripetizione rispetto alle prove di cambio.
La modulazione dell’ampiezza della componente N140cc suggerisce
che gli effetti di priming che si osservano a livello comportamentale sono già presenti durante la fase di selezione del target tattile, confermando l’origine attentiva di questo fenomeno.
Parole-chiave: attenzione selettiva tattile; PoP; ERPs; N140cc
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