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Description
Contesto: Le piattaforme sociali in realtà virtuale (PS-VR) come Engage VR offrono diversi vantaggi in contesti terapeutici, poiché favoriscono un forte senso di presenza e una interazione naturale, offrendo, al contempo, un significativo livello di anonimato grazie alla possibilità di rappresentare sé stessi attraverso avatar, rimuovendo la dimensione del proprio corpo e dell’aspetto fisico dall’interazione. Questo potrebbe portare gli utenti a sentirsi più liberi dalle inibizioni che possono emergere nelle interazioni faccia a faccia e facilitare una comunicazione più autentica e aperta, specialmente quando vengono trattati temi sensibili.
Obiettivo: Lo studio confronta i livelli di auto-rivelazione (self-disclosure) e la percezione di intimità con l’interlocutore in un compito sperimentale di interazione tramite PS-VR vs faccia a faccia.
Metodo: Utilizzando un disegno entro-soggetti, i partecipanti descrivono ricordi positivi evocati da parole stimolo (neutre, legate al corpo, legate al cibo) nelle due condizioni (PS-VR e faccia a faccia). Al termine di ogni sessione, compilano questionari per misurare la self-disclosure e la percezione di intimità con l'interlocutore.
Risultati: I dati preliminari raccolti su un campione di 24 giovani donne adulte sane mostrano che la self-disclosure e la vicinanza sono inferiori nelle sessioni PS-VR rispetto a quelle faccia a faccia. Tuttavia, quando viene controllato il livello di apprezzamento corporeo delle partecipanti, la differenza nella percezione di vicinanza scompare.
Conclusione: I risultati preliminari necessitano di ulteriori conferme e possono essere intrepretati alla luce di aspetti del paradigma sperimentale utilizzato.