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Il presente contributo intende offrire una valutazione critica delle ricerche condotte da otto eminenti studiosi della memoria che hanno indagato empiricamente il funzionamento della propria memoria autobiografica: Francis Galton (1822-1911), Madorah Smith (1887-1965), Alan Baddeley (1934-), Richard White (1935-), Marigold Linton (1936-), Willem Wagenaar (1941-2011), Steen Larsen (1944-1999) e Dorthe Berntsen (1962-). Considerati nel loro insieme, questi otto studiosi hanno valutato la capacità di ricordare il proprio passato personale servendosi di un’ampia gamma di procedure: dai compiti di rievocazione guidata da stimoli verbali, comunemente usati negli studi di laboratorio sulla memoria autobiografica, ai compiti di rievocazione libera e i diari di episodi personali, che sono invece metodologie più tipiche della tradizione di ricerca sul campo. Nel corso della presentazione congressuale verrà sottolineato come il rigore e l’estensione temporale delle indagini al centro del presente lavoro abbiano permesso di acquisire delle conoscenze rilevanti, e probabilmente uniche, su alcuni dei principali argomenti che animano il dibattito contemporaneo sulla memoria autobiografica. Tra questi figurano l’oblio, l’accuratezza e la fenomenologia dei ricordi personali, l’organizzazione della memoria autobiografica e i suoi contenuti. Verranno discussi infine i limiti, i punti di forza e le prospettive future delle ricerche che si basano su un’auto-analisi della memoria autobiografica.
If you're submitting a symposium talk, what's the symposium title? | Differenze individuali e culturali nella memoria autobiografica: nuove prospettive sperimentali e neuroscientifiche |
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