Speaker
Description
Lo sviluppo dell’Embodied Cognition (EC), la cui nascita viene solitamente fatta risalire ai primi
anni 90’, ha ruotato intorno all’idea secondo cui vi sia una profonda interdipendenza tra la
cognizione e quelli che vengono definiti i processi sensomotori. La traiettoria dell’EC è stata per
certi aspetti sorprendenti, a tal punto da venire considerata “una nuova psicologia” (Caruana &
Borghi, 2013), nonché la cornice teorica di numerosi filoni di ricerca teorici e applicativi (Robinson
& Thomas, 2021). Il talk si propone in prima istanza di offrire alcuni esempi di situazioni in cui
memorie motorie e procedurali riflettono o addirittura plasmano aspetti salienti del funzionamento
cognitivo (e.g., come la fluenza con cui compiamo alcuni movimenti possa rispecchiare o modellare
la fluenza con cui ricordiamo determinanti eventi oppure il modo in cui giudichiamo determinati
stimoli). Il talk mira inoltre a evidenziare uno dei contributi più importanti dell’EC, ovvero quello
di aver evidenziato la necessità di ridefinire i rigidi confini tra ciò che definiamo ambiente, corpo e
cognizione, nonché i confini all’interno delle diverse funzioni cognitive. Al tempo stesso, alla luce
della bi-direzionalità e reciproca influenza insita nella relazione sensorimotorio-cognitivo, verrà
sottolineato come la dicotomia embodied-disembodied cognition possa essere fuorviante.