Speaker
Description
Il malingering è un fenomeno ben noto che consiste nella simulazione, esagerazione o minimizzazione intenzionale dei sintomi medici e/o psicologici motivata dal voler ottenere un guadagno esterno. Questo fenomeno è assai frequente in contesti psicologici, quando, ad esempio, una persona è sottoposta a valutazione psicologica, avendo pertanto forti implicazioni sociali. Il rilevamento di malingering è particolarmente difficile quando la persona che sta simulando, esagerando, o minimizzando dei sintomi conosce bene la condizione simulata. Insieme al web, l’Intelligenza Artificiale può costituire una fonte dove reperire informazioni di ogni genere. Pertanto, può costituire un aiuto per coloro che intendono imparare a ingannare senza essere scoperti durante una valutazione psicologica. Lo studio condotto ha avuto l’obiettivo di comprendere se ChatGPT, un chatbot altamente conosciuto e utilizzato da un gran numero di persone, è in grado di simulare depressione. Abbiamo testato questa domanda istruendo un gruppo di persone e ChatGPT a simulare depressione durante la compilazione del Multiphasic Personality Inventory-2 (MMPI-2). I nostri risultati mostrano che sia gli umani sia ChatGPT sono stati in grado di riconoscere i sintomi depressivi e di fingere di soffrirne mentre compilano il MMPI-2, sebbene le scale di validità del MMPI-2 riconoscano malingering, soprattutto nelle risposte fornite da ChatGPT. Inoltre, il modo di rispondere alle istruzioni di simulazione differisce tra umani e ChatGPT a riprova che il ragionamento sottostante ai sistemi di Intelligenza Artificiale non è paragonabile a quello umano.