Speaker
Description
Le relazioni rivestono un ruolo di fondamentale importanza per il benessere psicofisico della persona, specialmente nell’anziano. Durante le interazioni sociali entrano in gioco diverse abilità, fra cui la Teoria della Mente (ToM) che permette di interpretare i propri e altrui stati mentali (pensieri, emozioni, desideri). Tale abilità è particolarmente utile nel predire i comportamenti degli altri e sembra essere legata, almeno in parte, al funzionamento esecutivo. Tuttavia nell’anticipare le azioni facciamo ricorso anche a esperienze pregresse e quindi a schemi mentali. Nessuno studio ad oggi ha analizzato l’associazione fra questi e la ToM.
L’obiettivo del presente studio è quello di analizzare la relazione fra schemi mentali, utilizzando l’approccio dei costrutti personali, e la Tom in giovani e anziani. Una minore complessità di costrutti potrebbe infatti contribuire a spiegare le difficoltà degli anziani nei processi di mentalizzazione.
Allo studio hanno partecipato 30 giovani adulti (di età compresa tra i 20-30 anni) e 30 anziani (con un’età superiore ai 65 anni), ai quali sono state somministrate due prove di Tom e un adattamento della griglia dei costrutti personali di Kelly.
I risultati mostrano differenze significative nei costrutti personali, gli anziani riportano infatti una minore complessità degli stessi, e un calo nella Tom all’avanzare dell’età. Dalle analisi preliminari emergono inoltre interessanti associazioni fra i costrutti personali e le abilità di mentalizzazione. Ulteriori analisi consentiranno di verificare se i cambiamenti negli schemi mentali siano responsabili delle minori abilità di mentalizzazione osservate nel campione di anziani.
If you're submitting a poster, would you be interested in giving a blitz talk? | No |
---|