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Secondo la teoria della Prospettiva Temporale di Zimbardo e Boyd, cinque dimensioni latenti esprimono il rapporto fra time frame mentali e comportamenti, emozioni e cognizione. Recenti progressi teorici hanno però proposto ulteriori dimensioni; nonostante tali proposte impieghino soprattutto costrutti legati all'autoregolazione, come ansia per il futuro e mindfulness, manca però un un quadro teorico di riferimento più ampio ed esaustivo. In questo contributo, gli autori introducono un modello e uno strumento di misurazione per la Prospettiva Temporale, integrando le proposte precedenti nel quadro teorico dell'autoregolazione. La Prospettiva Temporale deriverebbe infatti dall'interazione tra time frame, atteggiamento positivo o negativo, e propensione all’autocontrollo.
Un panel di 10 esperti ha valutato un pool di 79 item provenienti da vari questionari misuranti Prospettiva Temporale e costrutti affini, valutando se ciascun item misurasse sfaccettature distinte dell'autoregolazione. Successivamente, attraverso un'analisi bayesiana formale della validità di contenuto, 49 item sono stati selezionati garantendo una rappresentazione equa di diversi aspetti di autoregolazione e valenza. Il questionario è stato poi somministrato a un campione di 500 partecipanti italiani.
Sono state testate varie soluzioni fattoriali, incorporando sia ipotesi a priori che i risultati di analisi fattoriali esplorative split-half. Il modello che ha dimostrato il miglior adattamento è stato utilizzato come base per il questionario, di cui sono state testate affidabilità test-retest e validità convergente/divergente. Lo sviluppo di questo strumento rappresenta un significativo aggiornamento nella misurazione della Time Perspective, alla luce dei recenti contributi teorici ed empirici sull’autoregolazione e le sue declinazioni, e con particolare attenzione alla validità del contenuto.
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