Speaker
Description
L’integrazione dei segnali viscerali interocettivi corporei sembra avere un ruolo centrale nell'esperienza fisiologica del tempo. Per approfondire tale relazione, abbiamo impiegato la stimolazione non invasiva del ramo auricolare del nervo vago (taVNS), che sembra avere un effetto modulatorio su diversi processi cognitivi di alto livello. Il sistema vagale, infatti, essenziale nel mantenere l'omeostasi corporea, è ampiamente connesso a varie regioni corticali e subcorticali. Nel nostro studio, soggetti sani sono stati coinvolti in compiti temporali espliciti e impliciti in due diverse sessioni sperimentali che prevedevano l’uso della taVNS (condizioni di stimolazione attiva e sham). In particolare, nel compito temporale predittivo, veniva mostrato un cerchio bianco su sfondo grigio, con una fascia circolare sovraimposta che agiva da fascia occludente. In ogni prova, una palla si muoveva dal centro verso la periferia subendo un cambiamento di velocità sotto la fascia occludente. Ai partecipanti è stato, quindi, chiesto se la palla riemergesse dall'occluder troppo tardi o troppo presto rispetto alle proprie aspettative. L'interocezione è stata, invece, misurata utilizzando l’Heartbeat Counting Task. I risultati preliminari ottenuti attraverso il Wilcoxon-Mann-Whitney test sembrano indicare una migliore performance durante la condizione di stimolazione attiva, in particolare per i compiti temporali predittivi. Inoltre, la correlazione positiva tra abilità temporali e interocezione scompare nella condizione di stimolazione attiva. La taVNS potrebbe quindi avere un’influenza sull’attività cerebrale di alcune aree cruciali per l’esperienza temporale implicita (es. corteccia temporale superiore, corteccia parietale inferiore). Al contrario, tale tecnica, interferendo con la sfera interocettiva, sembra mitigarne il suo legame con i processi temporali.
If you're submitting a poster, would you be interested in giving a blitz talk? | Yes |
---|