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Description
L’Affective Touch (AT) è una modalità tattile affettiva mediata dalle fibre C-tattili (CT), le quali rispondono a stimoli tattili lenti, simili a carezze, evocando una sensazione di piacevolezza e promuovendo un incrementato Heart Rate Variability (HRV). Secondo il classico modello di Braak, il processo neurodegenerativo nella malattia di Alzheimer (AD) coinvolgerebbe le cortecce sensoriali solo in fasi avanzate della malattia, mentre l’elaborazione di stimoli sensoriali complessi, come l’AT, potrebbe risultare alterata più precocemente. Nel seguente studio sono quindi stati reclutati 20 pazienti con Mild Cognitive Impairment (MCI) dovuto a AD diagnosticati con biomarcatore e 20 soggetti sani appaiati per età e sesso. Tutti i partecipanti sono stati inizialmente sottoposti ad una batteria quantitativa sensoriale per l’assessment di sensibilità tattile, acuità tattile, nocicezione ed interocezione. Il classico protocollo AT è stato poi utilizzato per valutare la preferenza, in termini di piacevolezza, tra stimolazioni CT-ottimali (i.e., 3cm/s) e non (i.e., 30cm/s). Infine, è stata valutata la risposta comportamentale (in termini di piacevolezza) e psicofisiologica (in termini di HR e HRV) a 16 minuti di stimolazioni CT-ottimali. I risultati non hanno evidenziato differenze tra gruppi nello screening iniziale. Nonostante entrambi i gruppi abbiano mostrato una preferenza per le stimolazioni CT-ottimali, nei pazienti MCI è stata osservata una specifica alterazione nella risposta a stimolazioni prolungate, caratterizzata da una ridotta percezione di piacevolezza e da un invariato indice di HRV. I risultati emersi suggeriscono che un’alterata sensibilità all’AT ed una ridotta reattività vagale a stimoli affettivi possano rappresentare indicatori precoci del declino cognitivo patologico.