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Una vasta letteratura dimostra che, nelle condizioni di incertezza tipiche della vita quotidiana, le scelte sono influenzate dal modo in cui sono formulate e rappresentate dai decisori, ma anche dai loro timori e desideri, così come dalle emozioni che sono attive nel momento della scelta. Ma come e in quale direzione avviene tale influenza? E come specifici stati mentali ed emotivi influenzano le scelte? In questa sede, vogliamo esaminare se e come una specifica emozione morale, la colpa, influenzi le decisioni. La nostra tesi è che la colpa, al pari di altri stati emozionali, spinga alla realizzazione di alcuni scopi specifici. Nello specifico, guiderebbe sia le scelte rischiose che quelle prive di rischio, al fine di perseguire l'obiettivo morale di ristabilire giustizia, riparando il danno causato alla vittima o espiando l'offesa. In questa direzione vanno i risultati di due differenti esperimenti. In entrambi, il fattore che ha influenzato significativamente le preferenze (certe o rischiose) dei soggetti è la rappresentazione del problema decisionale in termini di emozione indotta (colpa vs. rabbia vs. neutrale) e assunzioni morali, più che la semplice avversione al rischio o la formulazione delle opzioni di scelta. La colpa, al contrario della rabbia, non si caratterizza per una preferenza specifica per la certezza o il rischio: la scelta ricade sull’opzione che consente di assolvere lo scopo morale di espiare o rettificare il danno o l’offesa, indipendentemente dalla formulazione delle opzioni di scelta (guadagni/perdite). Tale effetto sopravanza dunque anche il ben noto framing effect di Tversky e Kahneman (1981).
If you're submitting a symposium talk, what's the symposium title? | Decidere Emotivamente: Come le Emozioni Influenzano Giudizi e Scelte |
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