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Description
Il cervello deprivato dei sensi è da sempre stato considerato uno stimolante oggetto di studio per la comprensione della cognizione e del comportamento umano. Promosso dalla spinta delle neuroimmagini, il numero di studi che hanno descritto la neuroanatomia funzionale e strutturale nei ciechi congeniti o tardivi è aumentato costantemente negli ultimi anni. Queste osservazioni sulla cecità hanno offerto un’opportunità unica per comprendere fino a che punto l’esperienza sensoriale – o la sua mancanza – sia necessaria per modellare lo sviluppo, la maturazione e il funzionamento dell’organizzazione cerebrale nell’uomo.
I risultati raccolti finora concordano sul fatto che la maggior parte dell’architettura cerebrale si sviluppi e funzioni nei ciechi in modo simile agli individui vedenti. Questa prospettiva favorisce l’ipotesi che i moduli corticali possano elaborare le informazioni – almeno in una certa misura – in modo indipendente dalla modalità e, a sua volta, implica che il cervello umano sia in qualche modo pre-programmato per svilupparsi e funzionare nel modo in cui conosciamo. Tuttavia, il cervello deprivato di sensi subisce effettivamente una riorganizzazione strutturale e funzionale per la mancanza della vista. Inoltre, recenti risultati supportano anche l’idea che l’esperienza sensoriale sia comunque necessaria per il perfezionamento delle funzioni sensoriali di livello superiore. In questo contesto, la domanda impegnativa per i ricercatori riguarda il “destino” funzionale della corteccia visiva primaria (V1). Questa presentazione offrirà una panoramica aggiornata delle nostre osservazioni su V1 deprivata che continua ad elaborare caratteristiche percettive di basso livello trasmesse, attraverso modalità non visive.
If you're submitting a symposium talk, what's the symposium title? | Rivalutare la Plasticità Corticale: Intuizioni dalla Deprivazione Sensoriale Congenita |
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