Speaker
Description
La percezione del tempo (PT) non è costante, ma è modulata da fattori emotivi e cognitivi. Se da un lato stimoli rewarding influenzano l’orologio interno attraverso meccanismi dopaminergici, dall’altro caratteristiche musicali come ritmo, complessità e preferenza incidono sui giudizi temporali. In questo studio sfruttiamo la musica, uno stimolo rewarding, per esplorare come piacere musicale e complessità ritmica modulino la PT.
33 partecipanti (N atteso 70) hanno ascoltato la loro musica preferita e dei brani sconosciuti, stimato la durata e valutato il piacere evocato. I risultati indicano come l'ascolto della musica abbia portato ad una sottostima generale del tempo (errore medio = –20.8%). In particolare, la differenza tra brani preferiti e non ha mostrato un trend verso un’ulteriore sottostima per la musica preferita (p = .053). Analogamente, valutazioni di piacere più alte predicono una sottostima maggiore (β = –.0588, p = .031), rafforzando l'idea che il reward indotto dalla musica possa influire sulla PT.
L’interpretazione è che la sottostima temporale possa essere una conseguenza del fatto che l’ascolto di musica distolga l'attenzione dallo scorrere del tempo. Questi risultati saranno approfonditi in uno studio in cui la complessità ritmica e la preferenza per la musica saranno manipolate per valutarne l’influenza su compiti di discriminazione e stima temporale, con l’ipotesi che livelli intermedi di complessità ritmica massimizzino il reward evocato e di conseguenza la sottostima temporale. I risultati potrebbero avere implicazioni sulla comprensione di come gli interventi basati sulla musica possano influire sulla regolazione cognitiva ed emotiva, in particolare in popolazioni cliniche.
| If you're submitting a symposium talk, what's the symposium title? | Il ruolo del piacere musicale e del ritmo nei processi cognitivi, affettivi e sociali |
|---|---|
| If you're submitting a symposium, or a talk that is part of a symposium, is this a junior symposium? | Yes |
