Speaker
Description
La flessibilità psicologica è un costrutto centrale per la salute mentale e l’adattamento nei contesti accademici complessi. Una sua compromissione può associarsi a condotte disfunzionali, come comportamenti a rischio legati a dipendenze e tendenze a mentire o omettere informazioni relative al proprio percorso universitario.
Questo studio ha esplorato le relazioni tra flessibilità psicologica, comportamenti a rischio (inclusi l’uso di sostanze e le dipendenze comportamentali) e la tendenza a eludere la verità nel contesto accademico. È stato condotto uno studio osservazionale trasversale su un campione di studenti universitari italiani.
Gli strumenti utilizzati includono: l’Italian Multidimensional Psychological Flexibility Inventory (IMPFI; Landi et al., 2021) per la valutazione della flessibilità psicologica; lo Screener for Substance and Behavioural Addictions (SSBA; Schluter et al., 2018) per i comportamenti a rischio; un questionario ad hoc per misurare la tendenza a mentire o omettere informazioni accademiche.
I dati sono stati analizzati con statistiche descrittive e correlazioni di Pearson.
È emersa una correlazione negativa significativa tra flessibilità psicologica e comportamenti a rischio (r = –.44, p < .01), suggerendo che minore flessibilità è associata a maggiori condotte problematiche. Analogamente, è stata rilevata una correlazione negativa con la tendenza a mentire/omettere (r = –.31, p < .05).
I risultati confermano il ruolo protettivo della flessibilità psicologica nel prevenire condotte disfunzionali e sottolineano l’importanza di strategie preventive e di promozione del benessere nelle politiche accademiche.