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Introduzione. L’invecchiamento comporta un declino progressivo di funzioni cognitive come memoria, attenzione, funzioni esecutive (FE) e Teoria della Mente (ToM), con impatti sull’abilità comunicativo-pragmatica. Tuttavia, la relazione tra queste abilità non è ancora completamente chiara. Nonostante l’influenza della pragmatica sull'autonomia e sulla qualità della vita, la ricerca sul suo declino nell'invecchiamento sano è ancora limitata.
Obiettivo dello studio. Valutare l’efficacia dell’Advanced Cognitive Pragmatic Treatment (Advanced-CPT) nel migliorare l’abilità pragmatica negli anziani sani. Ipotizziamo che il training migliori la performance comunicativo-pragmatica dei partecipanti, con un effetto specifico per la comunicazione e senza incrementare altre abilità cognitive, i.e. FE e ToM.
Metodo. 20 partecipanti anziani sani (5 uomini, 65-86 anni; M=73.25±6.29) hanno preso parte all’Advanced-CPT. Sono stati valutati prima (T0), dopo il training (T1) e dopo 3 mesi in follow-up (T2) con le forme equivalenti dell’Assessment Battery for Communication (ABaCo; Bosco et al., 2012) e nei compiti per la valutazione di FE e ToM.
Risultati. Un’ANOVA a misure ripetute ha mostrato un significativo effetto principale del tempo per ABaCo totale (F(2,19)=11.18, p<.001, ηp²=.55): si evidenzia un miglioramento a T1 (p<.001), che rimane stabile al follow-up (p=.004). Una serie di t-test corretti con Bonferroni non ha rivelato nessun cambiamento significativo di FE e ToM (p>.05).
Conclusioni. L’Advanced-CPT è efficace nel migliorare l’abilità pragmatica negli anziani, con effetti duraturi nel tempo. Il miglioramento è specifico, in quanto non ha incrementato FE e ToM, evidenziando l’importanza di programmi mirati per sostenere la comunicazione nell’invecchiamento sano.