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Demenza è un termine ombrello utilizzato per definire un gruppo di disturbi neurologici caratterizzati da declino cognitivo che interferisce con le attività quotidiane dell’individuo. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la demenza è una priorità di salute pubblica globale. I fattori di rischio studiati includono l'età, la storia familiare, i disturbi cardiovascolari, il fumo, il consumo eccessivo di alcol e la sintomatologia depressiva. Oltre ai predittori clinici, la letteratura si occupa di approfondire il ruolo di alcune variabili sociodemografiche, quali età e livello d’istruzione. Inoltre, studi rilevano l’importanza dell’occupazione lavorativa in quanto l'impegno in un lavoro mentalmente stimolante è associato ad un migliore funzionamento cognitivo con l'avanzare dell'età. In questa prospettiva, l’obiettivo del presente studio è stato quello di indagare i fattori socio-demografici descritti in un campione reclutato presso il Policlinico G. Martino di Messina. Il campione è composto da 102 soggetti (m=41, f=61) e un'età media di 75.5 anni. Durante la fase anamnestica, è stata condotta un'intervista semi-strutturata per raccogliere le informazioni di interesse per il nostro studio. Successivamente, l'Addenbrooke's Cognitive Examination - III (ACE-III) e il Mini-Mental State Examination (MMSE) sono stati somministrati quali misure neuropsicologiche. I dati sono stati analizzati attraverso l’interfaccia Jamovi. I risultati delle analisi preliminari hanno confermato che l'istruzione e il tipo di occupazione sono predittori delle prestazioni cognitive. Lo studio di queste caratteristiche è utile per la diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative.